Best of Rap italiano 2019

  • MIGLIORI RAPPER
    1. Marracash: i singoli “F.A.K.E.”, “Margarita” e “Non ci sto”, e i featuring negli album “Machete Mixtape 4”, “Mattoni”, “Scatola Nera” e “23 6451” preannunciano “Persona”, un disco che ha tutte le carte in regola per diventare un classico di questo genere. Liriche raffinate e immagini potenti, oltre a flow sempre diversi che si sposano perfettamente con i beat fanno sì che il 2019 sia l’anno di Marracash. Un rapper che non è sempre presente, ma che quando si fa sentire lo fa bene.
    2. Ketama126: ha iniziato l’anno con la partecipazione al disco di Drone126, “Cuore, sangue e sentimento” a cui ha partecipato tutta la LOVEGANG. Il fortunatissimo singolo “Scacciacani”, che vede il featuring di Massimo Pericolo e che è stato certificato addirittura Disco di platino e le due strofe presenti nel disco di Night Skinny, “Mattoni”, fanno da contorno a quello che è stato il capolavoro di Ketama del 2019: il suo album “Kety”.
    3. Salmo: il rapper sardo riconferma la sua straordinaria abilità a stare sul palco con un tour che ha registrato numeri record. Le sue strofe possono essere considerate la spina dorsale del “Machete Mixtape 4”, uno degli album più ascoltati dell’anno e ha partecipato attivamente ai dischi di Tha Supreme, Gemitaiz & Madman e Linea 77. Ha inoltre fatto un regalo di Natale ai suoi fan con la pubblicazione della raccolta “Playlist Live” che contiene le tracce Buon Natale 2 e Salmo 23. Ha poi impreziosito il suo 2019 con l’annuncio di un tour mondiale, che comprende tre date in Nord America e una data a San Siro.
  • MIGLIORI RIVELAZIONI
    1. Massimo pericolo: la sua “7 miliardi” è entrata a gamba tesa sul rap italiano, tutti hanno in testa i primi versi. Ha dimostrato di saper scrivere anche pezzi molto conscious, uno tra i tanti “Sabbie d’oro” contenuta nel disco d’esordio “Scialla semper”. A pochi mesi dall’uscita di “7 miliardi”, la sua prima hit, Massimo Pericolo è stato notato dai colossi della scena che lo hanno voluto nei propri progetti: dopo la famosissima cagata a casa di Marra, ha cantato nel pezzo “Appartengo – il sangue”, presente nell’album “Persona” e in “Star Wars” con Fabri Fibra in MM4. In tempi non sospetti ha collaborato con Ketama a Scacciacani: Massimo Pericolo, secondo Damus Magazine, è la migliore rivelazione 2019.
    2. Madame: nel 2019 si è tolta parecchie soddisfazioni anche lei. Il suo brano “sciccherie”, pubblicato a fine 2018, ha cominciato a girare e lei ha ricevuto, oltre alle solite e onnipresenti critiche, molti commenti di approvazione e di rispetto. Così come Massimo Pericolo, la rapper che è stata scoperta e lanciata da Arcade Army (l’etichetta indipendente gestita dagli Arcade Boyz & EIEMGEI) è stata notata da Marracash che l’ha voluta nel suo album nella traccia chiamata proprio “Madame – l’anima”. Ha fatto un featuring con Ensi e il suo 2019 si è concluso con l’apertura di alcuni concerti di Clementino. Il futuro è suo.
    3. Psicologi: forse non sono proprio rap, ma sono una delle grandi rivelazioni di quest’anno. La loro scrittura per immagini e la loro musica molto personale ricordano il progetto Polaroid di Carl Brave x Franco 126, anche se i due EP “Futuro” e “1002” sono tutt’altro che imitazioni. Lil Kaneki e Drast rappresentano una delle migliori novità del 2019. Per ulteriori approfondimenti, puoi leggere l’articolo che ho scritto sugli Psicologi.
  • MIGLIORI CONFERME
    1. Clementino: è sulla scena da 15 anni circa e il suo disco “Tarantelle” segna il suo ritorno: in queste 14 tracce alterna dialetto napoletano e italiano, e mette in campo la teatralità che lo ha sempre contraddistinto sia nelle rappate serrate che nei pezzi più melodici. Si riconferma come uno dei rapper più influenti, che magari agisce dietro le quinte ma che è molto importante per il rap game.
    2. Rocco Hunt: un suo disco ufficiale mancava da 3 anni, durante i quali il rapper campano ha lavorato a singoli suoi e degli altri, in particolare ha partecipato alla scrittura delle hit dei Boomdabash “Per un milione” e “Mambo Salentino”. Il 30 agosto ha pubblicato “Libertà”, un disco in cui sono presenti tracce di ogni tipo, dal tormentone radiofonico (cosa che è sempre riuscita bene a Rocco Hunt”) al pezzo rappato. Si riconferma per la sua capacità di adattarsi a ogni tipo di contesto musicale.
    3. Murubutu: il professore del rap italiano giunge al suo quinto album, e questa volta sceglie la notte come filo conduttore. È conosciuto per i suoi concept album densi di significato e dalla scrittura ammirabile e non tradisce le aspettative. I featuring impreziosiscono questo lavoro molto ben fatto e accompagnano Murubutu verso un’ulteriore conferma del suo talento.
  • MIGLIORI PRODUTTORI
    1. The Night Skinny: ha riunito mezza scena rap nel suo secondo album “Mattoni”, tra i più apprezzati dell’anno. Oltre al valore indiscusso dei beat, ha avuto grande abilità nello scegliere i rapper a cui affidare le sue basi, dando vita a featuring impensabili e a tracce destinate a rimanere nel tempo.
    2. Sick Luke: è uno dei produttori più apprezzati degli ultimi anni, si era fatto notare soprattutto con i beat crudi e aggressivi su cui hanno rappato la Dark Polo Gang e Duke Montana, ma con Mecna ha fatto un lavoro molto diverso. È riuscito a creare infatti con Neverland un suono particolare che trasporta l’ascoltatore nel suo mood.
    3. Tha Supreme: le sue produzioni, che vanno a comporre il suo album di esordio e che impreziosiscono i progetti di altri rapper sono inconfondibili, così come il suo stile unico.
  • MIGLIORI NEI FEATURING
    1. Tha supreme: i suoi ritornelli e le sue basi hanno reso hit tutti i brani a cui ha partecipato. Yoshi, sia la prima versione uscita in MM4 che quella remixata con J Balvin e Capo Plaza è una delle canzoni che più si sentono in discoteca in questi ultimi mesi, e le tracce realizzate con Gemitaiz e Madman nel loro album “Scatola Nera” (“Fuori e dentro”) e  soprattutto con Marracash in “Persona” (“Supreme – L’ego”) hanno contribuito al giovane artista romano.
    2. Ketama126: il 2019 è l’anno in cui il mainstream si accorge dell’immenso talento della LOVEGANG. Ketama è stato chiamato da Night Skinny per il suo album e ha partecipato a una della canzoni più ascoltate del disco, “Stay Away” con Side e Franco126 e “Mille strade” con Izi. Con Don Joe ha pubblicato “Baby Droga Freestyle” e soprattutto “Cos’è l’amore” con la voce di Franco Califano e quella di un altro Franco. In entrambe riesce a mantenere la sua attitudine quasi punk e molto sporca, anche se esprime concetti profondi e melanconici.
    3. Franco126: un altro membro della Lovegang dà il meglio di sé nei featuring. Descrive la sua vita da adolescente in “Stay Away”, oltre che realizzare il ritornello in “Airone” (nel disco di Gemello) e in “Come mai” (realizzata con Fabri Fibra). La ciliegina sul suo 2019 è sicuramente la sua strofa in “Cos’è l’amore”, in cui riprende lo stile del suo idolo Califano senza snaturarsi, poiché gli appartiene perfettamente.
  • NON ME L’ASPETTAVO:
    1. Re senza corona (Gianni Bismark): è il disco di esordio del rapper romano vicino alla Lovegang e alla DPG. Le produzioni affidate a G Ferrari sono trap, forse non proprio originali nel suo genere, ma permettono a Gianni di raccontare alcuni aspetti della sua vita legati soprattutto alla strada. I suoi testi però sono pieni di coscienza e di conoscenza e certe esperienze sono raccontate da un personaggio credibile.
    2. Assurdo (Tredici Pietro): il primo progetto ufficiale del rapper bolognese e Mr. Monkey che si erano fatti conoscere nel 2018 con alcuni singoli. In questo EP Pietro si concede più spazio per raccontare aspetti della sua persona che non erano emersi con i brani precedenti. Primo fra tutti il volersi distinguere dall’etichetta che tutti gli attribuiscono fin da piccolo.
    3. Aletheia (Izi): non mi aspettavo di trovare così tanta profondità e spiritualità in un album del rapper genovese, che a due anni da “Pizzicato” pubblica un disco in cui le tracce sono compatte e omogenee, un vero concept album.
  • MIGLIORI ATMOSFERA:
  1. Stanza singola (Franco 126 & Ceri): hanno svolto un lavoro quasi impeccabile. Dalla prima all’ultima traccia si è immersi in un fluido che sa di malinconia e di tristezza. Le basi che rimandano a quelle degli anni 70-80 si sposano perfettamente con la voce calda e avvolgente dell’artista romano, che dà voce alle emozioni che prova l’ascoltatore.
  2. Senza ghiaccio (Ugo Borghetti & Asp126): altri due membri Lovegang, che quest’anno ha dimostrato tutto il suo valore. È un album in cui vengono raccontate storie di piazze, di bar, di Roma e di vita vera. Le descrizioni sono così dettagliate che sembra di essere lì.
  3. Neverland (Mecna & Sick Luke): quando si preme play sulla prima canzone si parte per un viaggio verso l’Isola che non c’è per poi ritornare quando finisce l’ultimo brano. Produzioni eccellenti, aiutano Mecna a descrivere la sua persona, che poi è anche Neverland.
  • MIGLIORI COPERTINE:
1)Aletheia – Izi

3) Tenebra è la notte – Murubutu
2) Re Mida Aurum – Lazza


MIGLIOR SINGOLI7 miliardi (Massimo Pericolo): una delle hit del 2019, ha colpito tutti quelli che la hanno ascoltata, sia positivamente che negativamente. Il video ha raggiunto quasi le 10 milioni di visualizzazioni e ha fatto sì che l’Italia si accorgesse di Massimo Pericolo, della sua scrittura e attitudine cruda e aggressiva. Racconta una situazione che è propria di molte persone e di molti contesti sociali. Cos’è l’amore (Don Joe ft. Franco Califano, Ketama126, Franco126): è un brano diametralmente opposto a 7 miliardi ed è espressione della natura poetica e melanconica del rap. Il ritornello inedito di Franco Califano divide due ottime strofe degli artisti transteverini che rispondono a loro modo alla domanda: “Che cos’è l’amore?”. Don Joe fa valere la sua esperienza e il suo talento realizzando una base perfetta per questo tipo di singolo. Yoshi (Dani Faiv, Tha supreme e Fabri Fibra): il ritornello di questa canzone contenuta in Machete Mixtape 4 è forse il più cantato dell’estate e non sfigura accostato a due strofe di Dani Faiv e di Fabri Fibra. Ha un sound più colorato di 7 miliardi ed è meno “profonda” di Cos’è l’amore ma ciò non toglie che sia uno dei singoli più di successo di questo anno.

Lascia un commento