Il ritorno dei Diari Selvaggi: il nuovo progetto di Ari Selva è il sequel – più maturo e più complesso – del suo primo EP. Le otto tracce di Diari Selvaggi Vol. 2 danno una panoramica delle qualità del rapper, che può vantare una buona tecnica e un’ottima scelta dei flow. Tecnicamente è un progetto molto valido, perché rispetta in pieno i requisiti del rap: le rime ci sono, gli incastri sono molto curati e originali e l’attitudine non manca.
Quello di Ari Selva è un rap legato all’old school, e si sente sia nella scrittura che nella scelta dei contenuti da trattare: riesce però anche ad inserire una certa musicalità che rende l’intero progetto ancora più scorrevole e piacevole da ascoltare. Un rap troppo crudo e monotòno, infatti, alla lunga potrebbe risultare noioso ed eccessivamente pesante: Ari Selva invece non corre questo pericolo dando spazio anche alla fantasia nell’accennare linee melodiche notevoli.

Le produzioni accompagnano la voce sostenendola e rendendo i brani ancora più incalzanti e interessanti. Nota d’apprezzamento anche per la cover del progetto che è molto bella visivamente e risulta coerente con l’immaginario di Ari Selva: il compito della copertina di un album o di un singolo è infatti proprio quello di rappresentare la musica.
P.S. nonostante Ari Selva in Finale da thriller abbia detto “non leggo magazine, figurati ESSE”, speriamo che almeno questa recensione la legga 🙂

