In Tutto o niente – il nuovo disco di Polva (Gianmarco Polvani) e pippo panico (Filippo Struffi) – c’è davvero di tutto, sia dal punto di vista musicale che strutturale. I temi scelti e approfonditi nelle 8 canzoni che lo compongono sono vari: la solitudine, la curiosità, la cultura e il rap. Musicalmente, i due artisti hanno fatto riferimento proprio al rap, ma hanno spaziato andando a contaminare questo progetto anche con sonorità diverse.
È un album ricco di contenuti: si parla infatti di filosofia, di voler osare sempre di più e c’è anche spazio per uno storytelling, che in realtà è diviso in due tracce. William e il mare e Lorena e il mare raccontano due versioni della stessa storia, la prima delle quali viene narrata con un discorso parlato, mentre la seconda come un “tradizionale” brano rap. Qui è chiaro il richiamo a storyteller quali Murubutu, da cui però non hanno copiato ma si sono ispirati creando qualcosa di nuovo. Brano diverso è invece Tutto o niente, che dà il nome all’intero progetto: è una forte critica agli aspetti marci della società, in cui non vengono risparmiati attacchi tanto ai giovani quanto ai più grandi.
Quello che mi ha colpito di più di questo album è l’originalità con cui vengono rappresentati i temi e i contenuti scelti: è un progetto spontaneo, divertente e ha degli spunti molto interessanti. I due autori non si sforzano per risultare “diversi dalla massa”, ma lo fanno naturalmente.
Quanto alla tecnica, le canzoni scorrono bene grazie alla buona proprietà di linguaggio e alla capacità di fare buon rap, fatto di incastri, rime e flow.
Da migliorare invece la “musicalità” del progetto: nonostante infatti i contenuti e il modo in cui sono stati espressi siano più che soddisfacenti, servirebbe forse più decisione e incisività davanti al microfono. Non è però un grosso problema, vista la giovane età dei due artisti, che possono già contare su ottime basi su cui continuare a migliorare e a crescere.

