Intervista a Rikymp3

“Il messaggio che voglio lanciare con la mia musica è quello di agire, di fare, senza avere paura delle critiche“. Rikymp3, marchigiano di nascita ma ormai bolognese di adozione, è un artista emergente classe 1999 che ha fatto della musica il veicolo delle sue emozioni. Ha da poco pubblicato il suo ep Riky ma sei scemo (ascoltalo qui) e mi ha raccontato come ci è arrivato e che programmi ha per il futuro.

DAMUS MAGAZINE: Come e quando hai iniziato a fare musica?
RIKYMP3: Il primo approccio alla musica e al rap l’ho avuto in prima media, quando ascoltavo soprattutto i Club Dogo e Fabri Fibra. Poco dopo un un mio amico ha pubblicato una canzone e in quella occasione ho capito che non solo i “vip” potevano farlo, anche gli esseri umani: allora ho cominciato anche io a scrivere sui beat presi da YouTube, ma senza mai registrare nulla. Contemporaneamente ho iniziato anche a fare freestyle in giro con alcuni amici alle varie battle che venivano organizzate. Un giorno poi ho registrato la mia prima traccia ed è stata per me come una droga: ho continuano a registrare i miei brani fino a che li ho pubblicati su Soundcloud. Arriviamo a 5-6 mesi fa quando ho conosciuto Ceckpoint, e abbiamo fatto musica insieme.

In questo periodo è nato l’ep?
Esatto, le sei tracce di Riky ma sei scemo sono le prime che ho registrato con Ceckpoint: si è sviluppata da subito una grande sintonia, tanto che abbiamo registrato i miei testi sui suoi beat e li abbiamo pubblicati in questo progetto.

Come è il processo creativo della tua musica?
Sono poco selettivo, infatti tendenzialmente pubblico quasi tutto quello che scrivo in poco tempo. Sono convinto che pubblicare tanta musica mi porti a migliorare sempre di più, anche grazie ai feedback che ricevo dal pubblico.

Cosa vuoi dire con la tua musica?
Nelle mie canzoni voglio inserire esperienze e pensieri molto personali, tutto ciò che d’istinto verrebbe di non pubblicare poiché non è più solo mio ma diventa di tutti. Nonostante questo mi faccia un po’ paura, penso che se parlo di un mio problema in una canzone non è più solo mio: la musica dunque diventa un modo per condividere con altri i miei pensieri, anche quelli brutti. Credo che più sono sincero e più riesco ad arrivare alle persone che mi ascoltano. C’è qualcosa che invece vuoi tenere qualcosa fuori dalle tue canzoni? No, anche le cose molto personali le metto in musica, tanto quello che davvero non voglio dire non le dico neanche a me stesso.

Quale messaggio in particolare che vuoi comunicare nei tuoi versi?
Voglio dire “fai, agisci, non aver paura delle critiche”. Ad esempio, io so che le mie primissime tracce non erano granché ma anche quelle mi hanno fatto crescere: con la mia musica vorrei stimolare le persone a lavorare e a produrre. Inoltre faccio musica – oltre che per me – anche per chi mi scrive che un mio verso o una mia canzone lo ha aiutato: quando crei delle parole che possono aiutare qualcuno sei un egoista se non le pubblichi, e sento che questo sia un mio potere.

Da un potere deriva anche una responsabilità: tu senti di averla?
Sì, nonostante credo che chiunque sia responsabile di tutto quello che dice, io sento la responsabilità verso le 6 o 7 persone che sono fissate con la mia musica. Avendo un’attitudine rap a volte nei testi esagero e dico cose che non penso realmente, ma comunque so che quello che dico ha un peso e un effetto verso chi ascolta.

Rikymp3, rapper emergente classe 1999

Nella canzone Radio dici “mi sentivo grande in periferia dove non vive Dio, neanche arriva la pizza” hai accusato il fatto di vivere in provincia? (Riky vive a Bologna da qualche anno ma è originario delle Marche, ndr)
Sì, purtroppo spesso in provincia ci si annoia perché ci sono pochi stimoli e poche attività da fare: questa condizione ti spinge a voler provare sempre cose nuove, tra cui le droghe. La provincia me la porto e me la porterò sempre dentro, ma vorrei essere un esempio anche per le persone del mio paese e spingerle a fare sempre meglio. Per me la musica è stata l’escape, il modo per uscire dalla periferia, anche se, come ho detto, continuerò a portarla con me.

Oggi la musica si ascolta e si condivide soprattutto usando i social network: tu come ti trovi con questa modalità?
Non mi piace ma sono un po’ costretto, perché sono il modo migliore per fare arrivare la mia musica alle persone: soprattutto in questi giorni che bisogna pubblicizzare l’ep devo essere molto attivo. Sono fiducioso però che le cose cambieranno quando sarò più famoso e non avrò bisogno di stare dietro continuamente ai social network. Credo anche che abbiano cambiato un po’ il mondo della musica: io ero innamorato del rap e in prima superiore gli altri mi prendevano in giro per questa mia passione, negli ultimi anni invece è diventato una moda, un business e si è svalorizzato. Per me è stato un trauma, ma cerco comunque di viverla bene.

Per contrastare l’intangibilità dei social network ci sono i live: ti piace cantare dal vivo?
Sì certo, colgo l’opportunità di suonare dal vivo ogni volta che posso: in passato con il mio amico Sammy Blue abbiamo fatto una marea di live e anche ora partecipo agli eventi in cui mi chiamano. Durante i live mi piace molto coinvolgere il pubblico, ed è un buon modo per arrivare di più alla gente.

Quali sono i tuoi riferimenti musicali?
Quasi tutti i “Lil” americani, soprattutto Lil Durk, Lil Uzi Vert, Lil Tjay: mi piace chi parla di strada ma anche di amore e di cose emotional. Fuori dal rap, ascolto anche artisti RnB come Frank Ocean o Her, così come tante strumentali di pianoforte o strumentali jazz. Di artisti italiani invece ascolto soprattutto gli emergenti come Tony Boy, e Rayan e Intifaya. Oltre alla musica, prendo di riferimento anche gli amici che mi spingono.

Pensi che in futuro scriverai dei testi per altri artisti?
Sì, anche se non è ancora successo, sicuramente mi piacerebbe farlo. Scriverei anche un mio testo in collaborazione con qualcun altro: i mondi e le esperienze che si mischiano è una figata. Farei fatica invece a cantare testi scritti interamente da altri, a meno che non ci metta del mio.

Quali sono le prossime mosse?
Nel prossimo futuro usciranno tanti nuovi singoli e poi anche qualcos’altro…

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