Intervista a GGTrebbi: “la musica sarà mia compagna per molto tempo”

GGTrebbi, 18 anni, rapper emergente di Bologna

GGTrebbi (all’anagrafe Giorgio Trebbi) è un giovane rapper emergente di Bologna: mi hanno colpito la sua attitudine e il suo stile old school (nonostante abbia solo 18 anni) che ha mostrato nell’ep Randagio, un mix di buona tecnica, padronanza della strumentale e storie interessanti. Gli ho fatto qualche domanda per sapere di più sulla sua musica e sulla sua figura artistica.

1 – Quali sono i tuoi riferimenti musicali?
Ho sempre spaziato da un genere all’altro senza farmi troppi problemi, anche se è evidente che l’amore per la cultura hip hop (in tutta la sua estensione e nelle varie forme che ha preso nel tempo) abbia finito per farla da padrone. Non amo comunque fissarmi su un genere unico, ma piuttosto cerco di assecondare i miei gusti musicali più intestini e slegati da criteri o pregiudizi: ciò che solletica il mio orecchio lo ascolto, imparo a conoscerlo e molto spesso ad amarlo. In questo modo ho imparato ad apprezzare gran parte della cultura rock, blues, jazz e, ultima ma non per importanza, anche la straordinaria bellezza delle sinfonie classiche.

2 – Quando invece hai iniziato a fare musica oltre che ascoltarla? Ho iniziato a fare musica dopo che ho capito di essere bravo a fare freestyle: con i miei amici in prima superiore era una cosa che capitava spesso, sono sempre stato dotato nella scrittura, ma fare freestyle mi ha aperto le porte della melodia e della spontaneità. Non ci è voluto molto perché iniziassi a lavorare ad un album hip hop, attualmente rimosso dagli stores, insieme al mio compagno di classe e rapper con i controcazzi, Tullio.

4 – Il tuo ultimo progetto è ‘Randagio’: come è nato? L’ep è stato interamente prodotto dal lavoro in sinergia di @dani.nope , che si è occupato essenzialmente delle batterie, e @_the.real_ash_ che ha curato tutto l’aspetto di mix, master e melodie. Nel periodo in cui abbiamo iniziato a lavorare insieme il progetto era stato già interamente scritto, ma le strumentali non erano di livello: le hanno cucite ad una ad una sotto la mia voce ed hanno fatto un lavoro davvero straordinario. I featuring sono @tulliero e @h_santo_o, due rapper classe ‘03 di Bologna che, insieme ai due produttori e a me, completano la batteria della nostra label indipendente: Adrenaline Records. Sono due liricisti e compagni di scrittura straordinari, con cui ho condiviso già alcuni palchi e con cui condivido tanti sogni.

5 – Hai un forte attaccamento alla tua città, Bologna? Amo la mia città con tutto il cuore e non desidero altro se non trovare nuove forme per raccontarla ogni giorno. Bologna per me rappresenta un’oasi per le persone veramente innamorate dell’arte e del sapere, una città che si racconta attraverso migliaia di anni di storia straordinaria ed una casa sempre pronta ad accogliermi nel migliore dei modi.

6 – Proprio Bologna ha una scena hip-hop molto florida, tu ti senti di appartenerle? In realtà il mio interesse è quello di fare arte: sentirmi parte di una scena non è così importante per quanto mi riguarda, ciò che conta è mandare un messaggio potente e reale ed esprimere la mia interiorità nel modo più bello che posso. I risultati e i riconoscimenti, se verranno, lo faranno da se. In ogni caso ho partecipato a vari eventi in cui erano presenti altri artisti della scena: un concerto a Castel Maggiore e quello organizzato da @boloblockfest in Montagnola. Ho anche parecchi contatti tra i rapper di Bologna (anche della vecchia guardia, come ad esempio con Tibe).

7 – Nel brano ‘Cosa ci piglia’ parli del tuo gruppo di amici: che ruolo hanno per te? I miei amici, fatta eccezione per qualcuno, hanno sempre sostenuto ed alimentato i miei sogni e le mie aspirazioni: sono fondamentali per me e ogni giorno mi confronto con loro per essere sicuro di non vivere in una bolla che mi sono creato da solo affinché la vita mi venga nuovamente ed ogni giorno sbattuta in faccia.

8 – Quali obiettivi vuoi raggiungere con la musica? La mia musica non ha uno scopo preciso: è libera di andare dove vuole, da chi vuole e di essere interpretata nel modo in cui ognuno preferisce. Finora nella mia breve carriera ho parlato prevalentemente di me stesso, ma ho tante idee e valori solidi in testa che aspetto soltanto l’occasione giusta per mettere in musica. Amo scrivere ed amo la filosofia, la musica non è il solo interesse che ho, ma mi permette di far convergere tutte le mie passioni in una forma sola e da sfogo alla mia creatività, facendomi crescere, facendomi sentire ogni volta una persona migliore, insegnandomi sempre qualcosa di nuovo. Non so dove mi porterà, so soltanto che sarà mia compagna ancora per molto tempo.

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