È una questione di fotta: Bobby Wanna ce l’ha e lo ha dimostrato nel suo ultimo singolo che si chiama Quando fuori fa buio. In questo brano prodotto da Dario Pruneddu, l’artista bolognese si racconta e descrive immagini comuni ma in modo non banale, rappando su una base che affonda le radici in un hip-hop classico ma che strizza l’occhio alla musica elettronica.
Anche se non so se sia andata effettivamente così, mi piace immaginare che Bobby (al secolo Francesco Del Conte, classe 1997) abbia scritto il testo mentre viaggiava in metro e rifletteva su alcuni aspetti della sua vita, che descrive come frenetica. C’è anche una presa di coscienza su alcuni cambiamenti che vuole affrontare, primo su tutti quello pensare di più alla salute: “dovrei fumare magari un pacchetto in meno / lo so, non sono scemo”. Il brano poi si apre nel ritornello in cui la linea melodica della voce è sostenuta bene dalla batteria che entra e rende il ritmo incalzante: sembra una richiesta di aiuto verso una persona che ha il compito di aspettare l’artista per affrontare il percorso insieme a lui.
L’autocritica c’è anche nella seconda strofa, in cui Bobby canta: “vorrei spaccare muri e porte come nuove leve … ho la mania di fare tutto come cazzo viene, non proprio come mi conviene”. In questi versi c’è anche un richiamo al brano “Nuova Leva” in cui Inoki si rivolge a un ipotetico ragazzo più giovane che “si sente indistruttibile e spacca muri e porte”. Allo stesso modo Bobby vorrebbe affrontare la vita con la stessa grinta, o meglio con la stessa fotta, anche se non sempre riesce ad agire come vorrebbe.
Non è casuale il riferimento ad un artista come Inoki, il più famoso rapper dell’underground bolognese in cui lo stesso Bobby Wanna, qualche anno dopo, ha mosso i primi passi in ambito musicale. Durante gli anni del liceo ha infatti fatto parte del gruppo Keep The Flow e ha pubblicato i primi brani puramente rap; successivamente il suo stile musicale si è evoluto, spostandosi da un puro boombap a sonorità più elettroniche senza però mai abbandonare l’impostazione hip-hop.
Già con i precedenti singoli (penso a Porto Venere o a Tosse Tosse Tosse), ma soprattutto con “Quando fuori fa buio” si può dire che l’esperimento di Bobby Wanna di muoversi su differenti sili musicali sia andato più che bene: riesce infatti ad esprimersi in modi diversi trasmettendo vibes diverse a seconda dell’impostazione utilizzata. Il prossimo obiettivo è magari quello di riuscire a fumare di meno cit.



