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UN HOBBIT IN ABRUZZO – A Bucchianico, in provincia di Chieti, nel mezzo dell’Abruzzo, c’è un pezzo di contea Hobbit: non una contea descritta nelle pagine di un libro, e nemmeno una contea in miniatura. C’è un pezzo di contea Hobbit vera e propria. Ce l’ha portata Nicolas Gentile, un pasticcere originario proprio di Bucchianico, che vive come gli hobbit, i personaggi inventati da Tolkien nella sua celebra opera Il Signore degli Anelli.
COME È NATA LA CONTEA – Circa 5 anni fa Nicolas ha deciso di ricreare nel suo paese uno scorcio di quel mondo fantastico a cui sente di appartenere: in un campo di circa un ettaro e mezzo ha costruito un prototipo di dimensioni ridotte di una casa Hobbit, che così come l’originale nell’opera Tolkieniana è “comodissima, con una porta rotonda dipinta di verde, che si apre su un ingresso a forma di tubo molto confortevole”. La contea descritta nel libro è un’oasi bucolica, molto verde, in cui vivono i caratteristici Hobbit, di aspetto simile agli uomini che vivono una vita semplice, dedicata all’agricoltura e all’allevamento.
Nicolas dice che “il terreno che abbiamo scelto ci ha colpito da subito per la grande quercia che è molto simile a quella presente nei libri e rappresentata nei film di Peter Jackson”. Le due grandi passioni degli hobbit sono il cibo e la compagnia, e quando Nicolas non cucina dolci nella pasticceria del paese, indossa i loro vestiti e conduce con entusiasmo la loro stessa vita: molto semplice, legata al proprio territorio e alle proprie tradizioni, fatta di pace e serenità. Le motivazioni che lo hanno spinto a creare questa realtà sono molteplici: “prima volevo rifugiarmi dal mondo – dice Nicolas – ma poi ho preso coraggio e speranza e la mia visione è cambiata: non mi rassegno al fatto che i miei figli vivano in un mondo “brutto”. La contea vuole essere un faro che getta luce sul mondo esterno. Qui la gentilezza e la serenità vincono su tutto il resto”.


PERCHÈ PROPRIO GLI HOBBIT? – Nonostante Nicolas non sia uno studioso delle opere di Tolkien, ne è totalmente affascinato, ma ciò che ha letto nei libri sentiva di averlo già dentro di lui: “io ho preso in prestito i vestiti e le usanze degli Hobbit per dare una connotazione magica e giocosa a me stesso. Sento di avere alcune caratteristiche che hanno questi personaggi inventati, soprattutto la serenità coraggiosa con cui affrontano il futuro”. Che poi, in fondo, questi Hobbit sono dei contadini a cui piace mangiare e godere delle gioie della vita, da condividere con la propria famiglia e la propria comunità. Proprio come fa Nicolas.
“NON SONO GELOSO DELLA CONTEA” – Lo Hobbit d’Abruzzo mette in chiaro che “non posso essere geloso di ciò che ho creato e che intendo creare. L’idea della contea non parte da me, ma da Tolkien; al contrario, sprono chiunque voglia creare uno scorcio di contea anche in altre parti d’Italia. Sarebbe molto bello creare una comunità di Hobbit che condividano gli stessi valori e le stesse idee”. Il prossimo passo sarebbe quindi fare un “pellegrinaggio”, come lo ha definito Nicolas, in tutte le comunità sparse per l’Italia e magari anche all’estero.
COSA SI PUÒ FARE NELLA CONTEA – Il suo progetto è tutt’altro che finito: nel campo sorgeranno altre casette simili a quella già esistente, e verrà ricostruita l’intera Casa Baggins, quella mostrata nei film ispirati al libro. Le piccole ma confortevoli abitazioni saranno messe a disposizione di chi vorrà vivere un’esperienza nuova e sicuramente unica, che potrà essere illuminante, in quanto in grado di far cambiare punto di vista su molti aspetti della vita quotidiana. In questo luogo ameno e nelle casette Nicolas e la sua famiglia daranno vita ad un Bed & Breakfast, o meglio ad un “Bed, Breakfast & Second Breakfast: la seconda colazione – spiega – è una abitudine essenziale della vita di un qualsiasi Hobbit degno di questo nome”. Quanti non potranno permettersi di pagare in denaro la permanenza all’interno della contea, potranno offrire la propria disponibilità a svolgere alcuni lavoretti necessari per la manutenzione della stessa, oppure potranno portare in cambio dei doni (per informazioni, sono attive le pagine Facebook e Instagram, e presto sarà disponibile un sito web). In un mondo senza CoVid e senza la paura di assembramenti (cioè il nostro mondo fino al 2019 e ci si augura dopo il 2020) all’interno della contea si svolgono periodicamente alcune feste in stile Hobbit, una delle quali il Compleanno di Bilbo Baggins a metà settembre: cibo e bevande a volontà. Nicolas dice che “è sempre un evento divertente, in cui riproduciamo la festa raccontata nel libro e nel film. C’è l’obbligo di vestirsi da Hobbit per calarsi completamente nella situazione”.

AMICIZIA E SPERANZA – Per Nicolas i maggiori insegnamenti che ha ricevuto dagli Hobbit e dalle opere di Tolkien sono “il valore dell’amicizia e della speranza”. L’amicizia verso il prossimo e la speranza che il domani sia meglio dell’oggi e affinchè questo accada bisogna usare bene il tempo che abbiamo. Del resto proprio Gandalf, lo stregone con la lunga barba bianca dei libri di Tolkien dice: “Non possiamo decidere cosa accade, possiamo solo decidere cosa fare con il tempo che ci è concesso”. Nicolas è una di quelle persone che vuole rendere il mondo un posto migliore, e per farlo ha deciso di partire da un pezzo di terra e da abiti inusuali ma che lo fanno sentire comodo, proprio come gli Hobbit.

