I servizi di streaming digitali (Netflix, Prime Video, Disney+…) propongono una grande offerta di film o serie tv, di ogni genere. A detta di alcuni però c’è troppa scelta, infatti molti lamentano il fatto che impiegano troppo tempo per cercare un film o una serie da guardare. Consiglierò quattro documentari molto interessanti che si possono guardare nei momenti di forte indecisione.

1 – Everybody’s Everything (Netflix): questo famoso documentario del 2019 racconta la vita del rapper Lil Peep, dalla sua infanzia fino agli ultimi e intensi anni durante i quali ha ottenuto grande successo nella scena underground. Il titolo del documentario è una frase che lo stesso Lil Peep, morto per overdose il 15 novembre 2017 a 21 anni, pubblicò su Instagram il giorno prima di morire: “Voglio essere il tutto di tutti“. E non è una frase casuale, perchè secondo le testimonianze delle persone intervistate (tra cui la madre e alcuni amici) cercava quasi sempre di far felici tutti quelli che aveva vicino. Questo si vede anche da alcuni video registrati quando il rapper era ancora in vita e dava delle feste a casa sua con decine di invitati, conosciuti e non: in una festa in particolare, come raccontano quelli che erano presenti, Peep lasciò che gli invitati dormissero comodamente su letti e divani, mentre lui si chiuse in un armadio a piangere. Questo episodio conferma la sua grande generosità ma anche un profondo malessere che non lo ha mai abbandonato. Il documentario naturalmente è accompagnato da alcune delle sue canzoni, e si chiude con la versione acustica di Walk Away As The Door Slams, una ballata che ha sfumatura dolci e strazianti allo stesso tempo. Consiglio la visione di questo documentario sia ai fan dell’artista americano e del rap in generale, sia a chi non ha conoscenza di questo mondo, perchè mostra quello che ci può essere dietro alla musica e ad un artista.

2 – Have a good trip: avventure psichedeliche (Netflix): se non sai nulla, o quasi, di sostanze psichedeliche e vuoi approfondire l’argomento, questo è il documentario giusto. Raccoglie le esperienze che alcuni famose star hanno provato quando hanno assunto LSD o acidi. Tra le persone intervistate ci sono Sting, Ben Stiller, Carrie Fisher, Anthony Bourdain e A$AP Rocky. Temi come questo sono sempre rischiosi da trattare e facilmente attaccabili, in quanto si potrebbe oltrepassare il confine che separa l’informazione sulle droghe dall’incitamento all’uso delle stesse. Tuttavia le star intervistate raccontano le sensazioni positive, che a volte sono esilaranti (A$AP Rocky narra di un rapporto sessuale che si conclude con un’eiaculazione che ha i colori dell’arcobaleno), ma anche i loro “bad trip”: una volta assunto l’acido, l’effetto scompare dopo alcune ore, che possono essere terrificanti se la sostanza agisce in modo indesiderato. Il documentario dunque non è assolutamente un incitamento all’uso della sostanza allucinogena, ma ha lo scopo informativo ed è molto interessante.

3 – Diego Maradona (Netflix): la recente scomparsa del campione argentino, avvenuta il 25 novembre, ha posto nuovamente l’attenzione sulla vita controversa di quello che da molti è definito come il più grande calciatore mai esistito. Il documentario approfondisce soprattutto la vita fuori dal campo di Maradona, dai primi anni in Argentina fino agli anni che lo hanno consacrato, quelli a Napoli dove ha giocato dal 1984 al 1991. Le immagini, alcune delle quali inedite, mettono in luce l’alternazione tra la figura che mantiene in pubblico (che il suo allenatore chiama “Maradona”) e quella che invece può assumere in privato (chiamata “Diego”). Inevitabilmente Maradona sente il peso della sua notorietà e sente anche la responsabilità che ha nei confronti dei suoi tifosi che vedono in lui molto più di un calciatore, un vero e proprio eroe. Per lui è necessario avere una sorta di alter ego che difenda la sua privacy e la sua vita privata: lui stesso dice “Maradona non ce la fa senza Diego e Diego non ce la fa senza Maradona”.

4 – Reincarnated (Netflix): non è noto a tutti che il rapper Snoop Dogg ha realizzato nel 2012 un album reggae sotto il nome di Snoop Lion, che si chiama Reincarnated. E per raccogliere la giusta ispirazione ha fatto un viaggio in Giamaica, la terra dove il genere è nato e dove Bob Marley lo ha reso grande: qui ha incontrato altri artisti con cui ha realizzato questo progetto musicale diverso dai precedenti, ma che comunque gode di grande credibilità, poichè Snoop Dogg ha sempre avuto delle vibes simili a quelle reggae. Il documetario racconta le sessioni in studio, gli incontri che l’artista ha fatto e anche le sue esperienze con nuove sostanze che non aveva mai provato, e che lo hanno aiutato a scrivere le canzoni che sono andate a comporre l’album.

