IN CUFFIA: Innuendo dei Queen

Bologna, 24 Novembre 2020 – Il 24 Novembre 1991 moriva a Londra Freddie Mercury, cantante e frontman dei Queen e autore di brani immortali, uno su tutti Bohemian Rhapsody. È considerato un’icona della musica dell’ultimo secolo, grazie alle doti artistiche eccezionali e alla sua personalità esuberante ed estrosa: una vera e propria rockstar conosciuta in tutto il mondo. Chi non ha mai cantato il ritornello di We Are The Champions dopo una vittoria o un momento felice? Chi non ha mai urlato il famoso “Mamaaaaa” di Bohemian Rhapsody? Chi non ha mai sbattuto i piedi e poi le mani per “suonare” We Will Rock You? Freddie Mercury ha superato le generazioni e i generi musicali, e l’eco della sua voce si sente ancora oggi, a quasi trent’anni dalla morte. Che eredità ha lasciato dunque a chi ascolta la sua musica? Io provo a dare una mia risposta.
Freddie Mercury mi ha insegnato che “la cosa più importante è vivere una vita favolosa, non importa quanto lunga, basta che sia favolosa”. Che senso ha, infatti, morire dopo una vita lunga ma piatta, noiosa? Nessuno, a mio parere. E per vivere una vita intensa, non è necessario riempirla di eccessi e con questi distruggerla. Per dare un senso all’esistenza occorre prendere coscienza di quello che si vuole essere e fare di tutto per raggiungere questo scopo: uscire dagli schemi mentali e dalle gabbie che “la società” crea. Bisogna anche evitare di sprecare le occasioni che si presentano, perchè spesso il “procrastinare” si traduce in “non fare mai più”.

Freddie Mercury mi ha insegnato che “se devi fare una cosa, falla con stile”, e più in generale l’amore per la bellezza, che è un concetto talmente soggettivo che assume un significato diverso per ogni persona. Freddie era infatti un grande amante dell’arte e proponeva questa sua passione anche nelle canzoni e nelle esibizioni: è vero che con i Queen faceva prettamente rock, ma hanno sempre contaminato la loro musica con altri generi e con influenze. L’esempio perfetto è Bohemian Rhapsody, un catalogo musicale di 6 minuti in cui i quattro musicisti passano dall’opera al rock e viceversa: questa canzone, scritta proprio da Freddie Mercury, io la considero come un inno alla bellezza, così come Love of my Life, dedicata ad un amore non ricambiato ma ancora vivissimo.
Freddie Mercury mi ha anche, e soprattutto, insegnato che “You can be anything you want to be,
just turn yourself into anything you think that you could ever be” (“Puoi essere tutto quello che vuoi, ti basta trasformarti in tutto ciò che pensi di poter essere”). Questo è un verso della canzone Innuendo, registrata nei suoi ultimi mesi di vita, ed ha una forza incredibile: nonostante sapesse che sarebbe morto dopo non molto tempo, ha scritto parole che danno coraggio a chi le ascolta. È il coraggio di mostrarsi per ciò che si è o per ciò che si vuole essere, non per ciò che gli altri impongono. È lo stesso coraggio che ha avuto Freddie Mercury per mettersi in calzamaglia su un palco e cantare, e per continuare a farlo nonostante una malattia che lo distruggesse dall’interno. Ed è lo stesso coraggio che infonde in chiunque voglia ambire a diventare la versione migliore di se stesso. Per questo ti ringrazio, Freddie.

