Bologna, 12 novembre 2020 – Il rapper inglese Octavian è stato accusato dalla sua ex Emo Baby (@emobaby4real) di avere abusato di lei sia fisicamente che psicologicamente durante i loro tre anni di relazione. Stando alla testimonianza della donna, il rapper inoltre avrebbe causato il suo aborto con calci alla pancia e la avrebbe ripetutamente picchiata, anche con oggetti molto pesanti. Ha raccontato il tutto con un post su instagram, aggiungendo anche delle foto e dei video che mostrano le volenze che ha subito. Emo Baby ha concluso il suo post dicendo che uscirà questa notte il nuovo album di Octavian, che contiene una traccia in cui “lui dice che vuole uccidermi per aver detto quello che ha fatto”, invitando quindi chiunque a non dare visibilità alle canzoni che usciranno e all’artista.
La notizia è arrivata anche in Italia, e poco fa Gemitaiz (@thetruegemitaiz) si è espresso con due storie in cui invita tutti a non seguire più Octavian e a non ascoltare la sua musica, a causa dell’accaduto.


Come si vede in queste due storie, il rapper romano prende posizione sulla vicenda, condannando fermamente le violenze di Octavian, definendolo un “misogino che picchia le donne incinta a calci nello stomaco”, e dicendo di “non glorificare gli artisti che non rispettano e picchiano le donne”. Personalmente mi associo a queste dichiarazioni: in nessun caso la violenza è scusabile. Punto. Octavian Oliver Godji (questo è il nome all’anagrafe del rapper accusato) deve essere condannato per ciò che ha fatto se è effettivamente colpevole, al pari di ogni altro individuo.
A questo punto, però mi pongo una domanda: è giusto scindere la persona dal personaggio? Non mi riferisco in particolare a questo caso, ma a tutti quegli artisti o le persone di spettacolo che compiono reati di diversa entità, o comunque azioni sbagliate. Kevin Spacey è uno di questi: il celebre attore nel 2017 è stato accusato di aver molestato nel 1986 l’allora quattordicenne Anthony Rapp, e nei mesi successivi ha subito diverse accuse dello stesso tipo. Per restare nel mondo della musica, Michael Jackson venne accusato di abusi sessuali ripetute volte su minori. Più recentemente il rapper XXX Tentacion, ucciso nel giugno 2018, era stato accusato di percosse e violenza sulla sua fidanzata allora incinta. Anche per questi avvenimenti ribadisco la mia condanna verso ogni atto di violenza.
Tuttavia ritengo sbagliata una damnatio memoriae nei confronti delle figure di questi artisti: trovo sbagliato cancellare ogni forma d’arte prodotta da essi, nonostante abbiano commesso errori (che sono certamente da condannare) nella vita privata. In sostanza trovo sbagliato non dividere la persona (cioè la sua vita privata, le azioni buone e quelle disgustose) dal personaggio (cioè le sue canzoni, i suoi film, i suoi libri…). Perchè una canzone, un film, un libro possono essere interpretate in modo positivo, mentre una violenza o un abuso non è interpretabile ed è sempre da condannare.

