Gli Psicologi non curano l’ansia

Due ragazzi diciottenni cresciuti forse troppo in fretta, che non hanno avuto vite semplici e che mettono i loro disagi e le loro esperienze in musica: questo sono Drast (Marco De Cesaris) e Lil Kaneki (Alessio Aresu), in arte Psicologi

I due sotto l’egida di Bomba Dischi hanno portato freschezza e novità sempre gradita nel panorama della musica italiana, anche se appartengono ancora all’undergorund della musica cosiddetta indie, il calderone dove si mette ciò che non fa parte di altri generi ben definiti: vi sono passati tra gli altri Calcutta e i The Giornalisti. Il loro linguaggio è semplice, le produzioni non hanno particolari elementi innovativi e non sono così rari i cliché musicali, ma questo progetto è un unicum, quanto meno se si considerano le uscite dell’ultimo anno. Alessio e Marco raccontano le loro vite tra mezze Winston, nottate passate per strada e ragazze trattate da regine quando meritavano altro: i testi trasudano la maturità di un giovane adulto e allo stesso tempo l’innocenza di un ragazzino. 

Il 31 maggio è uscito il loro EP di esordio, 2001, composto da 5 tracce: le due canzoni con più click su Spotify sono AutostimaDiploma. La prima parla di un amore finito (tema molto caro alla canzone italiana), non si sa se realmente esistito o se invece i due si riferiscano a una Beatrice ideale che altrui saluta. Tuttavia il linguaggio è abbastanza esplicito e concreto (Kaneki canta: E non lo sapevo che eri così stronza / Senza farlo apposta ti ho trattato da regina / Tra un calo di pressione e uno di autostima / Vuoi essere una donna ma fai la bambina), e i due parlano di locali e di mezzi pubblici sporchi: vivono una vita immersi nella città che offre loro riparo ma anche smarrimento, in cui si riconoscono ma da cui probabilmente vorrebbero evadere. 

Diploma, invece, è la canzone che a mio parere descrive meglio il duo: un arpeggio di chitarra fa da tappeto ai versi che i ragazzi scrivono, in cui parlano sostanzialmente della loro vita. E la canzone stessa è un inno alla vita, o almeno a quella che vogliono vivere loro: “le luci si spengono ma noi no / tutti si vogliono bene ma noi no / il diploma è solo un pezzo di carta / e gli psicologi non curano l’ansia.” Così come le poesie, anche le canzoni non andrebbero spiegate nei minimi dettagli, ma l’ascoltatore deve fare solo supposizioni e crearsi un proprio immaginario attorno a quella traccia. Mi piace pensare che con l’ultimo verso del ritornello, vogliano intendere che non hanno la presunzione di cambiare il mondo (o “curare l’ansia”) ma semplicemente far vivere ad altre persone determinate emozioni, niente più. 

Una canzone che si distacca dal mood delle precedenti è Alessandra, prodotta da Frenetik & Orang3 (che rivestono un ruolo di massima importanza nel rap italiano): è dedicata al nonno di Alessandra, la politica e opinionista televisiva che ha una parentela molto ingombrante. Sì, è quella Alessandra. Personalmente ho conosciuto gli Psicologi prima che pubblicassero questa traccia, e pur apprezzando la loro musica, non mi sarei aspettato una canzone dalla critica sociale così forte. Nel testo non è mai nominato il cognome in questione, anche se vengono elencati una serie di comportamenti e di caratteristiche della società che rimandano a un ventennio particolare della nostra storia recente: tutte queste cose sono duramente criticate.

La canzone Futuro apre l’EP, eppure sarebbe stata una perfetta conclusione per quello che a mio parere è uno dei prodotti più freschi della musica italiana del 2019. Il tema è appunto l’avvenire, che è incerto e che porta con sé paura e insicurezze. “Il futuro ci spaventa più di ogni altra cosa”: così si apre il ritornello carico di emozioni cantato dai due ragazzi, che fanno un altro po’ di critica sociale, dicendo che il maggior problema dei ragazzi non è la droga, bensì (questo lo deduco io) la mancanza di prospettive. Il duo ha rilasciato altre due canzoni dopo la pubblicazione dell’EP, che hanno confermato la loro grande abilità di scrittura. Una si chiama Guerra e Pace, accompagnata da una copertina esplicativa: si vede infatti una ragazza che tenta di baciare un poliziotto in tenuta anti-sommossa. L’11 settembre è stato pubblicato quello che ad oggi è il loro ultimo singolo, si chiama Stanotte ed è stato prodotto da Sick Luke, il beatmaker che produce la Dark Polo Gang e mezza scena trap italiana. Questo è un segno inequivocabile di quanto la musica degli Psicologi non appartenga a un genere ben definito, ma si adatta perfettamente a diverse produzioni. Il futuro spaventa tutti e purtroppo non ci dà certezze: il diploma è solo un pezzo di carta e gli psicologi non curano l’ansia; le paure però vanno superate e si può trovare il coraggio anche in una “inutile” canzone. Anche perché Drast l’ha preso quel diploma, come si vede dalle Instagram Stories che ha pubblicato dopo il suo esame di maturità. 

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